Gianni sul CIAPI: Crocetta non agisca di impulso
Sulla vicenda del CIAPI di Palermo e sulle proposte del Governatore di sciogliere gli istituti di formazione, interviene il deputato regionale del Centro Democratico on. Pippo Gianni.
“Il CIAPI di Palermo nell’occhio del ciclone; è quanto mai opportuno lasciare che le forze dell’ordine e la magistratura inquirente facciano fino in fondo il loro lavoro senza interferenze; ma è altrettanto opportuno che la politica non agisca di istinto e sappia distinguere gli enti decotti e quindi carrozzoni inutili da enti produttivi ed utili alla collettività siciliana.
Comprendiamo l’amarezza espressa dal Presidente Crocetta su quanto sta accadendo al CIAPI di Palermo ma invitiamo lo stesso ad agire in materia con la necessaria prudenza.
Siamo certi che il Governatore della Sicilia è a conoscenza che il CIAPI di Priolo ha un bilancio positivo sia dal punto di vista economico-finanziario che da un punto di vista delle sue funzioni istituzionali.
Il personale occupato nel CIAPI di Priolo G. è certamente qualificato ed impegnato a mantenere alti gli standard di qualità della struttura, probabilmente, anzi certamente, deve essere ridisegnata la mission del CIAPI; ad esempio come ho avuto modo di illustrare alla V Commissione che ha condiviso ed ha espresso apprezzamento, il CIAPI potrebbe occuparsi della formazione professionale degli immigrati, magari a seguito di una apposita convenzione da stipulare con il ministero competente, ed alla formazione conseguita accompagnando l’immigrato per un ritorno produttivo dello stesso nella sua patria di origine. Si potrebbe stipulare con i paesi rivieraschi dell’Africa del nord, da cui provengono la gran parte degli immigrati, un apposita convenzione per consentire una formazione continua ed aggiornata, esperienza questa che il CIAPI di Priolo G. ha già brillantemente e positivamente sperimentato.
Occorre individuare di concerto con le università in primo luogo e con le aziende che operano nel territorio siciliano quali nuove figure professionali le dinamiche del mercato del lavoro richiederanno nel prossimo futuro, abbandonando lo schema ripetitivo atto a garantire forse i livelli occupazionali ma certamente non a rendere competitiva l’offerta di formazione che il CIAPI offre al mercato.
Per le ragioni espresse attendiamo fiduciosi, sig. Presidente, che Ella faccia pervenire, nel più breve tempo possibile, al Parlamento un disegno organico di rilancio dell’Ente CIAPI che se ben guidato e con una nuova mission è certamente un Ente produttivo e non da rottamare”.