Inda: l’On. Gianni convoca il Governo regionale ed i vertici della Fondazione in Commissione Cultura
Anche la Regione, così come il Ministero dei Beni Culturali, ha la necessità di fare luce e chiarezza sulla gestione della Fondazione INDA di Siracusa. In funzione del fatto che l’assessorato Regionale ai BB.CC. e quello al turismo assegnano ogni anno, per la organizzazione e la gestione della Fondazione INDA, un congruo contributo economico, l’on. Pippo Gianni, componente della Commissione Cultura dell’Ars, ha chiesto e ottenuto la convocazione dell’Assessore Regionale ai BB.CC., dell’Assessore Regionale al Turismo, dei vertici della Fondazione Inda e in audizione il Ministro dei Beni Culturali.
Come si ricorderà, già nello scorso mese di novembre, l’on. Gianni, nella qualità di componente della Commissione Cultura della Camera, aveva presentato un’interrogazione al Ministro Urbani, con la quale evidenziava carenze gestionali da parte degli amministratori dell’Inda. Quella stessa interrogazione, probabilmente, convinse il Ministro a rigettare la terna di nomi avanza dal CDA della Fondazione per il rinnovo della carica di Sovrintendente. Quella terna, infatti, così come era stata proposta, avrebbe comportato il rinnovo dell’incarico al sovrintendente uscente, che da quanto si evince dall’interrogazione, poteva essere uno dei diretti responsabili dei problemi gestionali dell’Inda.
“ La Regione Siciliana – ha dichiarato Pippo Gianni – eroga ogni anno un importante contributo economico, la Fondazione, quindi, deve ai cittadini siciliani conto e ragione su come impegna una cifra così importante. In commissione Cultura alla Camera, non vi fu il tempo di approfondire la questione, per via della fine della legislatura, ma oggi siamo in grado di portare avanti il lavoro avviato a Roma, per fare luce su anni di amministrazione Inda, assolutamente avvolti nell’oblio e poter ridare, quindi, dignità al più importante ente culturale d’Italia. Con questa convocazione, vogliamo mettere i neo assessori ai BB.CC. e al Turismo, di potersi fare un’idea di cosa sia l’Inda e come sia gestita, permettendo loro di organizzarsi meglio nella predisposizione degli atti che riguardano la stessa fondazione”.